23 marzo 2015

Consigli ed errori da evitare nelle strategie di marketing sui social

Secondo le stime di eMarketer, quasi nove società statunitensi su dieci, con almeno 100 dipendenti utilizzeranno i social media per scopi di marketing nel corso del 2015. Tuttavia, se per alcune realtà l’uso dei canali social nelle strategie di marketing è pratica ormai collaudata, per molte aziende ancora non è così. Per abbracciare pienamente i social media nel marketing mix digitale ci vogliono tempo, pianificazione e risorse. Webtrends ha evidenziato 10 suggerimenti per utilizzare i canali social:

Interattivi
Troppo spesso, le aziende trattano i social feed come cataloghi, whitepaper, a volte addirittura come manuali di istruzioni. Inondano i canali social con quantità eccessive di informazioni su prodotti e servizi e si chiedono perché nessuno lasci un commento. Provate a ricordare il vostro primo giorno di scuola: chi erano bambini più divertenti e interessanti?  Quelli che parlavano ininterrottamente dei loro giocattoli, o quelli che vi invitavano a giocare con loro?

Rispettosi
I social media sono per le aziende il luogo ideale per mostrare il proprio lato divertente e abbassare un po’ la guardia. Attenti però a non mancare di rispetto a nessuno: è necessario fare sempre molta attenzione a ciò che si condivide pubblicamente per non rischiare di offendere i fan.

Non temere di dire “mi dispiace”
Supponete di aver offeso un vostro fan. Capita, a volte, uno scivolone pubblico sui social. Sarete tentati di cancellare tutti i post e gli account: non fatelo, peggiorereste solo la situazione. C’è solo un modo per rimediare: scusarsi e farlo nel modo giusto. A seconda della situazione, ciò potrebbe addirittura aumentare la fiducia e il rispetto dell’audience nei confronti della vostra azienda.

Siate dei buoni ascoltatori
A nessuno piace ascoltare chi non ascolta. I canali social non sono una conversazione a senso unico. Dovete interessarvi a ciò che dicono gli altri e partecipare alla conversazione con i vostri fan e le realtà del vostro settore.

Siate voi stessi
I vostri feed social dovrebbero riflettere la personalità della vostra azienda. Le aziende presenti sul mercato da diverso tempo hanno spesso una personalità già ben definita, mentre quelle più giovani potrebbero essere ancora alla ricerca di una loro personalità. Lasciate che i vostri fan vi aiutino a definirla. Non per forza una personalità “social” deve essere un festival di punti esclamativi e faccine sorridenti. Al contrario, deve riflettere il modo in cui la vostra azienda è realmente.

Il tempismo è tutto
E’ buona norma misurare in quali giorni della settimana e in quali momenti della giornata i vostri post ottengono le maggiori  risposte dai vostri follower. Non è necessario postare 24 ore al giorno, ma è importante scegliere il momento giusto per farlo. I post sono per natura fugaci, assicuratevi di trarne la massima efficacia.

Lasciate che i vostri fan vi conoscano
Se fate annunci adv, assicuratevi di portare le persone sui vostri canali social, che sia la pagina business o un’app. Lasciate che decidano dove si sentono più a loro agio, quindi invitateli sul vostro sito web.

Garantite la sicurezza
La sicurezza dei vostri account social è una cosa seria. Poiché le persone in azienda vanno e vengono, assicuratevi di avere un processo di aggiornamento dei login e delle password per i social network.

Misurate i risultati e condivideteli
Fondamentale è misurare l’impatto delle vostre iniziative social, pertanto, è necessario allineare reportistica e attività social con gli obiettivi aziendali. Create dashboard visuali da condividere con il team. In sostanza, i social devono portare valore all’azienda, proprio come qualsiasi altro aspetto del business, e spetta ai social media manager dimostrare il loro contributo.


19 marzo 2015

Oggetto e layout delle email: quanto incidono sui tassi di apertura?

Secondo l’Osservatorio di MailUp, rilasciato a fine 2014, a incidere sui tassi di apertura delle email è anche il testo in oggetto. La sua estensione, a prescindere dal contenuto, risulta determinante sulle percentuali di apertura delle email.
Nel grafico la curva gialla mostra come la maggior parte delle email inviate ha in media un oggetto compreso tra le 40 e le 60 battute (spazi inclusi).
Osservando i tassi di apertura, vediamo la curva rosa indicare come le email con un oggetto compreso tra i 40 e i 60 caratteri abbiano il tasso di apertura più basso: sotto il 7%. Ad avere un miglior riscontro sono le email con un oggetto più breve: si tocca il 15% di apertura per le email con oggetto che non supera le 20 battute. Il trend migliora gradualmente anche nel caso di oggetti superiori alle 80 battute (contenuti più specifici che tendono a catturare l’attenzione).



Considerate inoltre, che l’email viaggia sempre più su mobile
E' fondamentale creare email responsive, ottimizzate per smartphone e tablet. Rispetto al 2012 cresce la percentuale delle aperture: da 27% a 30%.
Ma non dimenticare di inserire alcuni elementi importanti...





5 marzo 2015

Smart watch sul posto di lavoro: 71% delle aziende italiane è favorevole

Il 79% delle aziende europee sta sperimentando un aumento nel numero di dipendenti che utilizzano wearable device sul luogo di lavoro e il 77% incoraggia attivamente il loro uso. A rivelarlo è la ricerca Trend MicroWalking into Wearable Threats”. Il 2015 è stato definito da più parti l’anno dei wearable, lo studio ha approfondito il tasso di crescita di questi nuovi dispositivi sul luogo di lavoro e i potenziali rischi per la sicurezza IT delle aziende.
La ricerca rivela che il 19% delle aziende europee sta già implementando l’utilizzo dei wearable in azienda e un altro 34% si dimostra interessato. Gli elementi determinanti per la spinta all’utilizzo dei wearable sono da ricercarsi nell’aumento della produttività (53%) o come parte del programma BYOD aziendale (46%).
Le aziende britanniche si rivelano le più scettiche, il 39% scoraggia attivamente l’uso dei wearable, mentre in Italia le aziende sembrano più aperte alle novità, con l’81% che incoraggia l’utilizzo dei nuovi dispositivi.
Il 71% del campione italiano è interessato nel diffondere l’uso degli smart watch, in particolare, e il 27% pensa che nella propria azienda sia già presente oggi un numero di dipendenti compreso tra i 50 e i 100 che utilizza i wearable device. Il 62% del campione italiano, inoltre, si aspetta un incremento significativo nell’utilizzo delle tecnologie wearable nei prossimi 12 mesi.
Il 95% dei decision maker che hanno partecipato alla ricerca ritiene che i wearable device rappresentino un rischio per la sicurezza IT. Il 47% pensa che i rischi provengano da una mancanza di policy di sicurezza e il 43% ritiene che siano un punto debole facilmente attaccabile dai cyber criminali. 
Il 90% crede quindi che l’organizzazione dell’IT o le policy di sicurezza BYOD dovranno cambiare per poter includere i wearable device.