2 luglio 2013

Go #social: l’ufficio stampa verso una comunicazione più integrata

La comunicazione si evolve e i social media diventano uno strumento di comunicazione sempre più diffuso ed affidabile, non solo nella considerazione degli utenti, ma anche da parte di giornalisti e addetti della comunicazione. Un’indagine condotta da AxiCom Italia (Twitter @AxiCom_Italy) rivolta a giornalisti, operatori della comunicazione e blogger, conferma questo atteggiamento verso le piattaforme social, in particolare verso canali come Facebook e Twitter.
L’utilizzo di nuovi canali di condivisione delle informazioni consente quella fondamentale interazione tra i soggetti che conferisce valore aggiunto alla comunicazione e agevola il dialogo ricercato sia dalle aziende che dagli utenti. La condivisione di contenuti fruibili e reperibili in maniera immediata è per la stampa un elemento distintivo del rapporto tra aziende, utenti e il proprio ecosistema di lettori, e le piattaforme social costituiscono in questo panorama un tassello sempre più consolidato e importate.
Se la maggioranza (62%) afferma di utilizzare i social media spesso o con regolarità come strumento di lavoro per relazionarsi con le aziende, per il 61% le informazioni veicolate attraverso le piattaforme social sono equiparabili, in termini di affidabilità, agli altri canali di comunicazione.
Un testa a testa tra canali social e comunicazione con l’ufficio stampa: il 62% ritiene molto importante il rapporto preferenziale con l’agenzia di comunicazione aziendale, e ben il 90% ritiene non ancora sufficiente una  comunicazione basata esclusivamente su canali social. Il 60% afferma di possedere sia un account Facebook che Twitter utilizzato a livello professionale, mentre il 64% delle pubblicazioni o siti utilizza, oltre a quelli tradizionali, almeno questi due canali social di comunicazione.


Il 54% “cinguetta” per motivi professionali, e la maggioranza (42%) ritiene che Twitter sia già un canale sufficientemente maturo in Italia. Il valore aggiunto in assoluto è la tempestività (87%), ma anche la possibilità di interazione (45%) e il contatto immediato con l’azienda (45%). Protagonisti assoluti in termini di contenuti sono news e informazioni (93%), ma anche tweet “live” da eventi e manifestazioni (63%), contenuti in anteprima (29%), oltre ad aggiornamenti dedicati (19%) e offerte speciali (12%).
I giornalisti sono i veri “VIP” di Twitter: tra i personaggi più seguiti dagli addetti del settore vi sono giornalisti (58%) e opinion leader (55%), seguiti da account Twitter di quotidiani e riviste e account aziendali (entrambi al 42%), contatti personali (39%), e solo per il 13% personaggi famosi.

Il canale Facebook sembra piacere sia per l’utenza consumer che per la comunicazione aziendale: secondo il 55% degli intervistati un’azienda dovrebbe usare Facebook per comunicare, indipendentemente dal fatto di operare in ambito B2B o B2C. E confermano di utilizzare questo canale spesso (32%) o regolarmente (15%) come fonte.
Parola d’ordine “localizzare”: il 55% ritiene importante che un’azienda abbia una pagina in italiano, per favorire la presenza e una comunicazione efficace a livello locale. Tra le informazioni B2B ritenute più utili da veicolare attraverso questo canale, protagonisti i contenuti in anteprima e gli eventi (76%), seguiti dai contenuti esclusivi (64%). Lato B2C, efficaci invece offerte e promozioni (87%), immagini e video (74%), e anteprime (66%).
Tuttavia, le pagine Facebook italiane esistenti si aggiudicano solo la sufficienza (66%), e circa un quinto (21%) ritiene che la qualità sia ancora insufficiente. 
Tra le principali carenze spiccano la scarsa interazione (60%), la carenza di reattività e velocità nelle risposte (45%) e la mancanza di contenuti locali (42%). Anche gli aggiornamenti andrebbero migliorati secondo il 32% dei rispondenti.