9 luglio 2012

Il cambiamento: storia di un'azienda che proprio non capisce...

Questa è la storia di un'azienda.
Non è la mia e neanche la vostra. 
Ma potrebbe esserlo.
Un'azienda che vorrebbe cambiare, pensa di farlo, ma in realtà non riesce a farlo.
Non si tratta di usare i social media, comunicare in maniera diversa, lavorare sul mobile o realizzare prodotti digitali.
E' molto di più.

Tutto ciò non è affatto scontato. Me ne convinco sempre di più, partecipando a conferenze, incontrando professionisti e scoprendo progetti coraggiosi.
Quello che l'azienda di questa storia proprio non riesce a capire, è che il cambiamento e l'innovazione non "iniziano a fare"... ma si pensano, si vivono e si respirano ogni giorno.
Non parliamo solo di un percorso, ma di un viaggio.
Uno di quei viaggi per cui parti convito di aver preso tutto, ma fin dal primo giorno invece, ti accorgi di non avere quasi niente di ciò che ti serve.
Uno di quei viaggi che ti cambia i punti di riferimento, ti annulla molte certezze, ti fa vedere solo scenari nuovi, ti spiazza da subito... ma, proprio per questo, ti entusiasma. Quel lato affascinante e avvincente del business, la vedi solo in questi viaggi.

Ma l'azienda di questa storia, è convinta che si possano copiare le stesse logiche di sempre e incollarle su un po' di tecnologia, un portale web, uno smartphone o una pagina di Facebook.

Se c'è un modo per sbagliare davvero in questa fase di transizione, è non comprendere che lavoriamo su mercati che non torneranno più quelli di prima. Sono cambiati, come quasi tutte le regole del gioco.
La quantità e i grandi numeri non valgono più niente, se non si basano su qualità e valore.
L'interazione, le relazioni, la flessibilità e l'engagement, valgono molto più un'esercito di commerciali con il listino in mano.
Per molti professionisti, la produttività non può essere legata a dove ti trovi e all'orario di lavoro.
L'azienda di cui parliamo, agisce lentamente e non riesce a cambiare punto d'osservazione quando analizza il mercato.
Non ci riesce (e forse non vuole).
E così continua a perdere vantaggio competitivo.
Ma questo, è solo l'inizio della storia...

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